Incontro dei grandi con le rispettive delegazioni, 2012 olio su tela cm 60x60 Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA)
Incontro dei grandi con le rispettive delegazioni, 2012 olio su tela cm 60x60 Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA)
Incontro dei grandi con le rispettive delegazioni, 2012 olio su tela cm 60×60 Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA)
Opera presentata alla Collettiva di arte moderna  “L’arte e la crisi economica”
Castel dell’Ovo Napoli Dal 11 dicembre al 21 dicembre

Incontro dei grandi con le rispettive delegazioni

Due figure, istituzionalmente vestite, siedono su poltrone nere dalla struttura in acciaio. Collocate in una radura desertica, spiccano, come ciminiere in mezzo ad una città, da due diversi cieli, appiattiti e sfumati verso il basso. Due colletti bianchi in alto, ai lati della composizione visiva, come colonne di un tempio, evidenziano le due figure principali del quadro. I volti sapientemente coperti da “fumi”, che si avvolgono tra loro, inquadrano la postura e la gestualità tipicamente diplomatica. Un cipresso, dai significati simbolici, ben piantato sui “fumi avvolgenti”, divide in due l’insieme pittorico. Fumi funesti emergono, come alberi inceneriti, dal corpo delle figure. Se si osservano con attenzione i particolari del quadro, si intuisce che i due sono alti funzionari “organici” alla politica (esperti di finanza), colti, come in un’istantanea fotografica, mentre posano per i media e i fotografi. In questo caso i fruitori del quadro sempre più interrogativi nei confronti di un mondo, quello finanziario-politico, che non conoscono bene ma che subiscono passivamente nel quotidiano. Dialogano tra di loro con parole fumose buttate lì per la brama di visibilità e di onnipotenza. Tecnocrati e potenti economisti che con il loro esercito di esperti a seguito (sanguisughe) dibattono a porte chiuse, dismesse le apparenze mediatiche e filantropiche, di come ricavare profitto da una crisi economica voluta per imporre privatizzazioni, deregolamentazioni/libero mercato, tagli alla spesa pubblica e ai programmi sociali (sanità, scuola, tutela ambientale, …), usando statistiche come armi, debiti governativi gonfiati, agenzie di rating con valutazioni falsate. Una denuncia che il quadro pone in risalto, con un intreccio di simboli dal forte impatto visivo, contro questo tipo di gestione economico-delinquenziale della globalizzazione, che rende i paesi costantemente in balia degli umori dei mercati finanziari senza nessun controllo. L’autore intende mantenere acceso un riflettore su questo mondo “politico-finanziario” rappresentando proprio chi specula sulla vita di milioni di persone, che appoggia il politico ‘di turno’ affinchè garantisca, nei casi di speculazioni fallimentari, un salvagente economico spalmando sulla gente le perdite e guardandosi bene, però, sui dividendi che spartisce con i suoi complici. Un invito visivo a vigilare sulla condotta di questi ‘onnipotenti’ economisti.

In collezione privata

Meeting of the great with their respective delegations

Two figures, institutionally dressed, sitting on black armchairs from the steel structure. Placed in a clear desert, stand out, like chimneys in the middle of a city, from two different skies, flat and shaded down. Two white collar at the top, the sides of the visual composition, as columns of a temple, showing the two main figures of the painting. The faces expertly covered “smoke”, which twist together, frame the posture and gestures typically diplomatic. A cypress tree, the symbolic meanings, firmly planted on “fumes encompassing” splits the whole painting. Fumes fatal emerge, such as trees incinerated the body of the figures. If you observe carefully the details of the framework, it is evident that the two are senior officials “organic” policy (financial experts), cultured, as in a snapshot camera, while posing for the media and photographers. In this case, the users of the framework more questions against a world, the financial-political, they do not know but suffer passively in everyday life. Communicate with each other with words smoky thrown there for the desire for visibility and omnipotence. Powerful technocrats and economists with their army of experts further (leeches) debate behind closed doors, disposed of media appearances and philanthropic, how to profit from an economic crisis wanted to impose privatization, deregulation / free market, public spending cuts and social programs (health, education, environmental protection, …), using statistics such as weapons, inflated government debt, rating agencies with assessments distorted. A complaint that the picture highlights, with a network of symbols with a strong visual impact, against this type of economic-delinquent of globalization, which makes the country constantly at the mercy of the mood of the financial markets without any control. The author intends to keep a spotlight on this world “politico-financial” representing just those who speculate on the lives of millions of people who support the political ‘on duty’ to ensure that in cases of bankruptcy speculation, a lifesaver on people spreading economic losses and looking good, however, that dividend shares with his accomplices. A visual invitation to supervise the conduct of these ‘omnipotent’ economists.

Link video della mostra

http://www.youtube.com/watch?v=KnDLlgvW__U

 

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