Prostrazione di un prete, 1997 scultura in gesso, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno(SA).
Prostrazione di un prete, 1997 scultura in gesso, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno(SA).
Prostrazione di un prete, 1997 scultura in gesso, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno(SA).
In collezione privata
La scultura raffigura un ministro del culto in ginocchia, con le braccia congiunte posteriormente alla schiena, il torso arcuato a osservare indietro, rapito da una forza estatica che conferisce all’opera un turbamento mistico. Prostrato alla presenza di un suo superiore o dell’Onnipotente, il ministro del culto appare inflitto da uno scotto, da un supplizio, da una trepidazione derivati da un delitto commesso o da un dovere incompiuto.
L’opera, “dall’esteriorità” polita, “scivolosa”, impermeabile, sottintende l’incontestabilità degli insegnamenti e l’invulnerabilità della Fede che non può essere messa in dissertazione, in dibattito, come i “curatori” di Dio in terra.
Essa desidera considerare e investigare, per la sua configurazione, le ombre non proprio trasparenti e delineate del Cattolicesimo. Ombre che non sono la riproduzione veritiera di ciò che le proietta o di ciò che viene reso pubblico. Ombre di cui la ricerca storica solamente può scoprire la reale essenza. Una storia di molti eventi e di grandi episodi, la cui semplificazione, non disgiunta da una credenza cieca, colloca gli “investiti” di Dio ad un livello di affidabilità e fiducia senza però rivelarne le antinomie.
Un’opera “pretesto” che vuole questionare sulla rara integrità di molti che, “fregiati” di Dio, pontificano, moralizzano, congetturano, sconnessi con la propria ombra e con il proprio Credo. Giudicano, analizzano, divulgano ma non amano essere disquisiti o discussi. Con un Crocifisso d’oro massiccio al collo o inciso sugli anelli, quale simbolo di Onnipotenza, parlano della fame nel mondo, con un linguaggio forbito e colto, siedono ai tavoli dei potenti di turno, si rimpinguano della parola di Dio, e intanto sfrecciano in macchine lussuose contrassegnate dall’immagine del Signore.
La scultura potrebbe rappresentare un individuo dell’Entità o del Sodalitium Pianum  incolpato di malversazione, appropriazione indebita dell’Obolo di San Pietro, favoreggiamento o pedofilia, ma, al di là della peculiarità del soggetto, vuole alludere alla disonestà morale e intellettuale di tanti osservanti.
Un’opera, senza pretese discriminanti o miscredenti, che invita alla meditazione sulle innumerevoli e insolite rivelazioni dell’Altissimo.

In collezione privata

Prostration of a priest-Pasquale Mastrogiacomo

The sculpture depicts a minister in his knees, his arms after the joint back and bust arched back to look at, kidnapped by a force that gives the work an ecstatic mystical disturbance. Prostrate in the presence of a superior or the Almighty, the minister appears to be a penalty imposed by a torment, a trepidation derived from a crime committed or a duty unfulfilled.
The work, “externals” polished, “slippery”, waterproof, implies the incontestable teachings and invulnerability of Faith which can not be in a dissertation in the debate as ‘editors’ of God on earth. It wants to consider and investigate, on its configuration, the shadows not quite transparent and of Catholicism outlined. Shadows that are not true reproduction of what the projects or what is published. Shadows in historical research may only discover the real essence. A history of many major events and incidents, which simplify, not separated by a blind belief, places the “invested” by God to a level of assurance and confidence without revealing the contradictions.

Work “excuse” that wants to question on the integrity of many rare, “frigates” of God, pontificating, moralizing, conjecture, disconnected with his shadow and his creed. Judge, analyze, disseminate or quibble, but do not like being discussed. With a massive gold crucifix around his neck or engraved on the rings as a symbol of Omnipotence, they speak of hunger in the world, with a polished and cultured language, sit at round tables of the powerful, the swell of God’s word, and meanwhile dart luxury cars marked in the image of God.
The sculpture could be an individual of Entity or Sodalitium Pianum accused of embezzlement, misappropriation of Peter’s Pence, aiding or pedophilia, but, beyond the particularities of the subject, alludes to the moral and intellectual dishonesty of many observant .
Work, unpretentious discriminatory or unbelievers, which invites meditation on the numerous and unusual revelations of the Most High.

 

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