Conversazione (conversation), 2004 scultura (sculpture), ceramica artistica (ceramic art), h cm 46, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA).
Conversazione (conversation), 2004 scultura (sculpture), ceramica artistica (ceramic art), h cm 46, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA).
Conversazione (conversation), 2004 scultura (sculpture), ceramica artistica (ceramic art), h cm 46, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA).

La scultura “Conversazione”, dallo slancio totemico, ritrae una sequenza di profili-volti contornati da uno più grande a forma di pesce.
Ad esaminarla con interesse ed inventiva sembra quasi che l’autore abbia voluto rendere tangibile una chiacchierata tra tre compagni, Lui Lei L’Altro, mentre mangiano pesce e centellinano vino.
Per udire il loro dialogo basta sistemare la scultura su un basamento, in una stanza buia e senza ornamenti, e osservarla alla luce di una candela. Seduti tranquillamente su una poltrona di pelle nera, con un buon calice di vino rosso, si potrànno scorrere con gli occhi le frasi affioranti dall’ombra vacillante e tremolante che si estende sul tramezzo. Dopo un paio di sorsi … si potrà assistere alla loro chiacchierata che avrà ad oggetto un qualsiasi motivo di tipo sociale di cui l’osservatore-uditore si farà portatore. Una reciprocità tra chi esamina e la scultura, una riflessione intrapersonale che prende vita e forma dall’ombra. Il ragionamento in tal caso, prenderà in esame la Scuola, argomento delicatissimo per eccellenza. La conversazione appare da subito poco chiara, millantatoria, a tratti professorale. A esprimersi sono tre insegnanti, Lui Lei L’Altro, che parlano di tutto: dalle riforme, al dispendio di denaro, ai tagli del personale. Deplorano qualsiasi cosa: dalla scarsità di deontologia al poco impegno dei docenti nella didattica. Una discussione che non farebbe una grinza se non fosse per l’irrazionalità dei tre compari che poco o nulla realizzano, se non saziarsi, per contrastare la grande quantità di denaro che arriva nella Scuola attraverso PON e progetti vari, a discapito della didattica curriculare.
Imputano ai soli governi di destra il dissesto della scuola (inutile leggere i dati Pisa OCSE… come pure inutile capire altri sistemi scolastici della Cina e dell‘India …) senza nulla addebitare a quelli di sinistra che dell’autonomia-riforma hanno preteso la responsabilità con superbia. La discussione è a tratti appassionata, condotta con foga e con intenti moralizzatori. I tre compari sono gli stessi che accentrano le attività progettuali di una scuola amministrando ogni cosa… dal calcinaccio ai progetti! Una privativa delle risorse finanziarie giustificata per il bene della Scuola. La discussione è pazzesca, onirica, sembra quasi di partecipare alla messinscena della morale. Una conversazione ben combinata e allietata da portate gustosissime.
Meglio gustare un altro po’ di vino!
Neppure Uno che parli di come far fronte all’abbandono in cui versano alcune scuole che da anni pagano l’affitto ogni mese. Neppure Uno che dica di come molti progetti realizzati negli anni non abbiano nemmeno arricchito la sede scolastica. Neppure Uno che abbia preso a cuore il vero compito della Scuola: formare anzitutto dei cittadini rispettosi delle regole e del prossimo, prima ancora di operai specializzati o i futuri medici, avvocati, dirigenti politici… A riguardo è meglio evitare riferimenti alla “fine del lavoro” per la concorrenza orientale ed est europea…, meglio evitare riferimenti alla qualità dei prodotti industriali… , alla creatività come rimedio al dumping del lavoro a quello ambientale a quello dei diritti …., ma questo è un altro dialogo che sarà trattato in un’altra conversazione altrettanto allucinante, per il momento seguiamo l’ombra che parla.
… Si sorseggia ancora un po’ mentre gli occhi sono messi a dura prova dal tetro dialogo.
Comunicano Lui, Lei, L’Altro, parole in libertà, riparati dalla loro rappresentanza sindacale fanno il bello e cattivo tempo. Intanto propongono progetti complementari al curriculare mentre mancano i soldi per le fotocopie…. Continuano a parlare senza nessun disagio anzi si sentono dei dotti mentre i loro grugni, di grilliana memoria, li vedi ovunque, in ogni azione. Individui sfuggenti che scivolano e strisciano tra articoli e commi di leggi, a volte senza senso. Il dialogo continua senza che i chiacchieranti si mettano mai in questione, certi di essere dalla parte del giusto e nel frattempo la considerazione sulla Scuola scema in appetenze di una parte e dell’altra.
Il calice di vino è finito. Una gocciola sdrucciola piano piano e pietosamente verso il fondo del bicchiere. La candela affanna, e intanto, un filato di fumo nerastro, smorza l’estremo barlume. Il buio torna silente nella camera e il dialogo si chiude.
Al termine di questa critica un po’ fantastica si può invece ribadire che la discussione dei tre, Lui Lei L’Altro, non può essere presa in analisi per esaminare lo stato di salute della Scuola Italiana, sarebbe soltanto superbia da principiante, essendo puramente inventata non può considerarsi rappresentativa. E’ unicamente uno sfogo, un modo per fuggire da un’ istituzione che opera diligentemente con monotonia…. Certi di essere più aderenti alla realtà si può invece asserire che la Scuola figura ai primi posti in Europa e nel mondo…., che molti dei soldi destinati ai progetti sono spesi bene…, che nessuno si dedica alla progettualità formativa con venalità…..
La scultura quindi vuole essere un totem a difesa dell’efficienza o del “tutto funziona” ed esorcizzare critiche negative che vogliono minare alle fondamenta la Scuola.

 

 Conversation-Pasquale Mastrogiacomo

The sculpture “Conversation”, with momentum totemic, depicts a sequence-profile faces surrounded by a larger fish-shaped.
To examine it with interest and inventiveness seems that the author wanted to make tangible a chat with three companions, He She The Other, while eating fish and sipping wine.
To hear their dialogue, simply place the sculpture on a pedestal, in a dark room and without ornaments, and observe the light of a candle. Sitting quietly in a chair in black leather, with a good glass of red wine, you can scroll through the eyes phrases emerging from the shaky and jittery shadows that extends over the partition. After a few sips … you can attend to their conversation that will be for one reason or another type of society of which the observer will be a carrier hearing officer. Reciprocity between those who examine and sculpture, intrapersonal reflection that comes to life and form shadows. The reasoning in this case, will consider the school, delicate topic par excellence. The conversation now appears unclear boaster professorial at times. To express are three teachers, He She The Other, that talk about everything from reforms to expenditure of money to staff reductions. Regret anything: the lack of ethics in the short commitment of teachers in teaching. A discussion that would not flawless if not for the irrationality of the three buddies realize that little or nothing, if not satiate, to counteract the large amount of money that comes in through PON School and various projects at the expense of the educational curriculum.
Attribute solely to right-wing governments disruption of the school (OCSE Pisa useless read data … as well as useless to understand other school systems in China and India …) with nothing left to charge those who have demanded reform of the autonomy-accountability with pride. The discussion is at times passionate, conducted with enthusiasm and with intent moralizing. The three companions are the same as the centralized planning activities of a school administering everything from mortar projects …! A justified deprivation of financial resources for the good of the School. The debate is crazy dream, it almost seems to participate in the staging of morality. A conversation cheered by well-combined and brought delicious.
Better to enjoy a little ‘wine!
One that not even talk about how to cope in the abandonment faced by some schools for years paying rent every month. Not one to say how many projects over the years have failed to enrich the home school. Not one who has taken to heart the real task of the school: to train first-abiding citizens of the rules and the next, even before skilled workers or future doctors, lawyers, political leaders … In this regard it is better to avoid reference to the end of work for Eastern and East European competition … best to avoid references to the quality of industrial products …, creativity as a remedy to dumping of labor rights than the environment. … but that’s another box that will be treated as making a call shocking for the time we follow the shadow that speaks.
… You sip a little ‘while the eyes are put to the test from the gloomy dialogue.
Communicate He She The Other words in freedom, sheltered by their union representation are the good and bad weather. Meanwhile propose projects to complement the curriculum and lack of money for photocopying. … Continue to speak without any discomfort even feel the ducts while their snouts of “grilliana memory”, you see them everywhere, in every action. Individuals elusive slipping and creep between articles and paragraphs of laws, sometimes meaningless. The dialogue continues without the chatting is never put into question certain to be on the safe side and in the meantime on account of a school diminishes appetite in both sides.
The cup of wine is finished. A drop slips slowly and compassionately to the bottom of the glass. The candle rushes, and meanwhile, a yarn of blackish smoke, dampening the extreme gleam. Silent in the dark back room and the box closes.
At the end of this critique a bit ‘fantastic but one can say that the discussion of the three, He She The Other can not be taken for analysis to examine the health of the Italian School, it would only pride beginner is merely invented can not be considered representative. And ‘only one outlet, a way to escape from an institution’ diligently working with monotony …. Certain to be more close to reality but one can assert that the School set out to leaders in Europe and worldwide. … That many of the money allocated to the projects are well spent … that no one is dedicated to educational planning with venality … ..
The sculpture will then be a totem or energy to defend the “everything works” and dispel the negative criticism that want to undermine the foundations of the school.

 

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