Centauro genuflesso, 1993 terracotta cm 20, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno(SA).

La scultura in terra cotta, di piccole dimensioni, rappresenta un Centauro in ginocchio con la testa girata e rivolta verso l’alto. Il modellato, sebbene liscio, lascia intravedere le impronte delle dita e delle mirette usate dall’artista. Il busto manca delle braccia, al loro posto si aprono dei solchi curvilinei. SulContinue Reading

Uomo rapito dal proprio passato 1994 terracotta h 27 cm, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno(SA).

La scultura in terracotta raffigura un uomo accomodato su un tronco reciso che volgendosi indietro viene attratto dal turbine del proprio trascorso. Le tracce del vortice si evidenziano sul viso e sul corpo in mutamento. L’opera, un “congegno-visivo”, invita lo spettatore a muoversi nel passato della propria vita e nelContinue Reading

Grido disperato, 1997 terracotta h.cm 19, Pasquale Mastrogiacomo.

L’opera raffigura un uomo seduto con le gambe incrociate, la testa reclinata, la bocca strepitante, le braccia distese lungo il corpo e ben aggrappate per placare un impeto interiore di sollevazione che ne torce la forma. Le gambe fuse, a forma di puleggia, in contrasto alla fissità delle braccia, attribuisconoContinue Reading

L'urlo della coscienza, 1997 terracotta h.cm 20, Pasquale Mastrogiacomo,Acerno(SA)

L’urlo della coscienza fa parte di una trilogia che ha proprio in tale soggetto la sua massima rappresentazione formale. L’opera è incentrata sui “moti della coscienza”, sulle scosse telluriche che occasionalmente percorrono il corpo dell’uomo agitandone in profondità il tessuto cellulare. Come nella scultura “Grido disperato” la forma è stilizzata,Continue Reading

Prete che dona opulenza, 1997 terracotta patinata h.cm 32 Pasquale Mastrogiacomo.

La scultura di forma conoidale, essenziale e disadorna, raffigura un prete nell’atto di donare al cielo la sua “pancia” adiposa quasi fosse un cerimoniale, un atto di devozione, una liturgia. Sbilanciata all’indietro, ma ben ancorata a terra dal contrappeso della “pancia”e dalla larghezza dell’abito talare. Non ha un volto definitoContinue Reading