Crocifissione contemporanea (contemporary crucifixion), 2015 dipinto olio su tela (painting oil on canvas) cm 60x80, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA).
Crocifissione contemporanea (contemporary crucifixion), 2016 dipinto olio su tela (painting oil on canvas) cm 60x80, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA).
Crocifissione contemporanea (contemporary crucifixion), 2016 dipinto olio su tela (painting oil on canvas) cm 60×80, Pasquale Mastrogiacomo, Acerno (SA).

Crocifissione contemporanea

Il dipinto rappresenta un storico seduto in poltrona che assiste, composto e silente, ad un martirio contemporaneo. Il martire è un “colletto bianco” che ha sacrificato la sua esistenza in nome di una ideologia di progresso, affidata alle sanguisughe in fuga che ne ereditano la missione. Emblematici in tal senso gli oleodotti grondanti e fumanti. Il testimone, “sacerdotale” nella sua allure, descriverà, novello evangelista, con la sua penna, il sacrificio dell’agente crocifisso.
Il dipinto non concede spazio al paesaggio e lo sguardo dell’osservatore non può cedere a divagazioni. L’immagine della Crocifissione svetta frontalmente, contro un cielo di lamina lucente, graffiata da scie chimiche che svela in trasparenza i simboli del rating, levandosi da un “piedistallo-Kaaba” visto dall’alto. La molteplicità dei punti di vista sembra rendere instabile la complessa costruzione, annullando di fatto la funzione del basamento, che trasmette all’osservatore una impressione di precario equilibrio.
Il dipinto fonde insieme più ordini di lettura, quello storico del tempo diacronico – dal passato biblico alla contemporaneità della finanza e dello sfruttamento economico delle risorse ambientali – e quello sociale, nel senso più comprensivo del termine, con uno stile incisivo e salace, con una pittura lucida e razionale che inoltra l’osservatore avveduto in profonde riflessioni sulle modalità di intelligere il mondo.

Contemporary crucifixion

The painting represents a historic sitting in the chair that assists, composed and silent, to a contemporary martyrdom. The martyr is a “white collar” who sacrificed his life in the name of an ideology of progress, entrusted to the leeches on the run who inherit the mission. Emblematic in this regard pipelines dripping and steaming. The witness, “priestly” in its allure, describe, new evangelist, with his pen, the crucifix agent sacrifice.
The painting does not grant to the landscape space and the viewer’s gaze can not give in to digressions. The image of the Crucifixion stands frontally, against a bright sky foil, scratched by chemtrails that reveals the transparency of the rating symbols, rising by a “stand-Kaaba” seen from above. The multiplicity of points of view seems to make the building complex unstable, nullifying the stand function, which transmits to the observer a precariously balanced impression.
The painting blends together the most read jobs, the historical one of diachronic time – from the biblical past and the contemporary financial and economic exploitation of natural resources – and the social, meaning more understanding of the term, with an incisive style and salacious, with a lucid and rational painting that forwards the astute observer, deep reflections on ways of intelligere the world.

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